Descrizione
Farà tappa anche al Centro Espositivo del Comune Vecchio di Bibbona la mostra itinerante “Una Provincia in guerra (1940-1945). A 80 anni dalla liberazione del territorio livornese” organizzata dall’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Livorno con il patrocinio del Comune di Bibbona e i contributi della Presidenza del Consiglio della Regione Toscana, dell’Archivio di Stato di Livorno, dell’Archivio Storico del Comune di Piombino “I. Tognarini”, della Federazione provinciale dell’Anpi di Livorno e delle sezioni locali di Piombino e Rosignano, dell’Unicoop Tirreno e di Scapigliato S.r.l. e il sostegno di Aned e Anppia.
L’inaugurazione è in programma per mercoledì 7 maggio alle ore 17.30, rimarrà poi visitabile tutti i giorni, a ingresso libero, fino a domenica 11 maggio (giovedì 8 e venerdì 9 dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato 10 e domenica 11 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19). Composta da 21 pannelli, si tratta di una mostra in grado di sintetizzare le vicende che hanno portato all’affermazione del fascismo, al conflitto e all’esperienza della Resistenza che con il sacrificio di molti e le attività messe in campo, ha restituito libertà e dignità al territorio livornese.
All’inaugurazione parteciperanno il sindaco Massimo Fedeli, l’assessore alla Cultura Manuela Pacchini, il presidente di Istoreco Massimo Seriacopi e il dottor Giovanni Brunetti. Aperta a tutta la cittadinanza, la mostra verrà visitata anche dagli studenti delle scuole del territorio nelle mattine dell'8 e del 9 maggio con la guida delle professoresse di Istoreco Matteini e Fedi.
"E' importante oggi, nell'80esimo anniversario della Liberazione dal regime nazifascista, ma anche per tutti i giorni dell'anno, raccontare la storia vissuta dalle persone del territorio in cui viviamo - commenta l’assessore Manuela Pacchini - nel contesto della storia nazionale, per mantenere viva la memoria e promuovere l'impegno a non perdere quei valori e quella libertà per cui i nostri nonni hanno dato la vita. Grazie a loro oggi possiamo godere di quei diritti che sono fondamentali come l'aria che respiriamo, ma devono essere difesi e mantenuti vivi”.