Descrizione
Nessuna medaglia è il nuovo reading musicale della compagnia DOG’s di Geometria delle Nuvole, che entra nel cuore della Resistenza italiana, svelando il ruolo fondamentale e spesso taciuto delle donne e il profondo legame tra la loro lotta per la libertà e il germogliare dell'emancipazione femminile futura. Dopo il debutto a Cecina per le classi delle scuole secondarie grazie al sostegno di ANPI Cecina, replicherà in serale al teatro La Palestra di Bibbona venerdì 9 maggio alle 21:15 grazie al contributo del Comune di Bibbona e con la partecipazione del coro popolare di Cecina diretto da Benedetta Pallesi.
La regia e l'adattamento drammaturgico di Ilaria Fontanelli intrecciano l‘umanità delle testimonianze delle donne che parteciparono alla resistenza, raccolte da Liliana Cavani, con le analisi storiche di Alessandro Barbero e Nicolò Ziliani. Il risultato è un avvincente e toccante viaggio che ripercorre le tappe cruciali del periodo storico più complesso e drammatico del nostro Paese, quei due anni dal 1943 al 1945: dall'armistizio, all'infuriare della guerra civile, fino alla Liberazione, che per le ragazze dell’epoca coincise con la speranza di riappropriarsi dei propri diritti.
Il titolo stesso, "Nessuna Medaglia", risuona come una verità spesso taciuta, perché il contributo fondamentale delle donne alla Resistenza italiana fu riconosciuto davvero pochissimo. Eppure, la loro audacia e il loro ingegno furono pilastri cruciali nella lotta per la Liberazione. Sono le attrici Cecilia Bertini, Sara Macheda e Margherita Nardo a dar vita alle voci delle Staffette, che macinarono chilometri su chilometri a piedi o in bicicletta per portare armi, documenti, notizie, medicinali, viveri, per accompagnare brigate e comandi, esplorare strade sicure, reperire informazioni sul nemico, ricongiungere formazioni disperse dopo i rastrellamenti, e le voci delle donne che nelle montagne imbracciarono il fucile al fianco degli uomini.
Il reading di Geometria delle Nuvole racconta che in quei due anni di Resistenza le donne, che avevano dimostrato sul campo il proprio valore, la propria intelligenza e la propria capacità di agire e decidere, iniziarono a immaginarsi in un ruolo diverso, più paritario, nella vita pubblica e privata e che abbiamo un debito nei loro confronti perché, lottando per la libertà di tutti, hanno aperto la strada a una società più equa e inclusiva.