Regione Toscana
9 SETTEMBRE 1943 - 9 SETTEMBRE 2024
81 ANNI DALL’AFFONDAMENTO DELLA CORAZZATA ROMA
Il prossimo 9 settembre 2024, alla presenza delle autorità civili, militari, religiose e delle associazioni d’arma, avrà luogo la commemorazione dell’affondamento della Corazzata “Roma”.
La cerimonia si svolgerà alle ore 18:30 presso il Cimitero Comunale di Bibbona.
Ad ottantuno anni dall’affondamento della Corazzata – avvenuto Il 9 settembre 1943, giorno successivo all’annuncio dell’armistizio – saranno ricordati i 1393 Caduti i cui resti giacciono a più di 1200 metri di profondità nelle acque del Golfo dell’Asinara. Tra loro anche il nostro concittadino sottufficiale Capo Meccanico di III classe Giovanni Peccianti.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Agosto 1943
Anche Bibbona ha pianto la morte di un suo concittadino disperso nell'affondamento della Roma: Giovanni Peccianti.E’ sottufficiale Capo Meccanico di III classe e in questi giorni si trova in licenza a Bibbona per assistere al battesimo del figlio Paolo nato alcune settimane prima. Da alcuni mesi èimbarcato sulla nuovissima Corazzata Roma vanto della Regia Marina Militare.
8 settembre 1943
La Roma è una corazzata di ultima generazione ed è ritenuta inaffondabile. Si trova a La Spezia insieme al grosso della forza navale italiana ed alle altre due corazzate della classe Littorio: la Vittorio Veneto e l'Italia. Dopo la firma dell’armistizio viene deciso che la flotta italiana sarà trasferita alla Maddalena dove, sembra, che anche il Re dovrebbe spostarsi. La navigazione procede senza intoppi fino a quando il comando sulla Roma viene informato che l'isola è stata occupata dalle truppe tedesche. La formazione navale si trova già in prossimità dell'isola.
9 settembre 1943
I bombardieri sganciano la prima bomba intelligente della storia: la prima trapassa lo scafo del Roma facendola sbandare, la seconda esplode nel deposito delle cariche di lancio. Una colonna di fuoco e fumo si alza fino a 1500 metri. Tutti gli ufficiali muoiono all'istante. Viene ordinato l'abbandono della nave. La corazzata Roma si spezza in due tronconi ed affonda portando con se circa 1400 persone dell'equipaggio. Tra di loro anche il bibbonese Giovanni Peccianti che risulterà disperso in mare.