Gli Uffizi Diffusi resteranno a Bibbona fino a dicembre. La mostra dedicata a “La Maremma dei Macchiaioli” e inaugurata lo scorso 14 luglio nelle sale del rinnovato Comune Vecchio, è stata infatti prorogata di due mesi, fino al 10 dicembre, alla luce del successo di visitatori registrato, oltre 4mila visitatori in 3 mesi, e per consentire alle scuole di approfittare di questa opportunità per organizzare delle visite didattiche. L’esposizione sarà aperta nel fine settimana, dal venerdì alla domenica dalle 16 alle 20, mentre le visite scolastiche saranno possibili anche durante la settimana previa prenotazione a serviziscolastici@comune.bibbona.li.it. La mostra è a ingresso libero.
“Portare gli Uffizi Diffusi a Bibbona è stato motivo di orgoglio, un obiettivo per il quale abbiamo lavorato tanto - sottolinea il sindaco Massimo Fedeli -. La nostra richiesta di proroga nasce dalla volontà di coinvolgere le scuole e di offrire loro la possibilità di visitare una mostra che racconta il nostro territorio. Nel corso della stagione estiva, e anche in queste settimane, abbiamo avuto modo di vedere quanto la presenza degli Uffizi Diffusi a Bibbona sia motivo di attrazione e abbia permesso di alzare ulteriormente la qualità dell’offerta del nostro comune, già ricca con mare, storia, enogastronomia e natura, premiato dalle presenze turistiche, confermate anche in questo 2023”.
“Tenevamo molto alla proroga della mostra - aggiunge l’assessora alla Cultura Manuela Pacchini - per permettere alle altre scuole del territorio, che non sono riuscite ad organizzarsi fino ad oggi, di poter fruire della possibilità di visitare la mostra, aggiungendo la conoscenza del borgo, delle sue chiese, delle grotte e i punti panoramici grazie alla guida di Francesca. Esprimiamo piena soddisfazione sia per il numero dei visitatori, sia per quello delle visite scolastiche, che nei 10 gg di ottobre hanno animato Bibbona. Sono state otto le scuole che hanno portato i propri alunni a scoprire la mostra, dall’infanzia alle superiori, per un totale di 347 bambini e ragazzi”.
LA MOSTRA
Otto le opere esposte, giunte in prestito dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti e realizzate nell’Ottocento raffiguranti il territorio maremmano. Gli autori sono pittori macchiaioli e post-macchiaioli, Giovanni Fattori ma anche Eugenio Cecconi, Giuseppe Abbati, Memo Vagaggini.
Le pennellate ‘macchiaiole’, veloci, dense e istantanee, incapsulano la geografia del paesaggio con immediatezza e veridicità, instaurando tra i dipinti in mostra un nesso armonico. Allo stesso tempo, si ha l’impressione che l’esposizione contenga scorci quasi dissonanti, come provenienti da mondi diversi: ogni pittore, infatti, infonde nell’opera la sua riconoscibile impronta, trasmettendo all’osservatore la sua versione (e visione) della Maremma. Il livornese Giovanni Fattori, a cui appartengono cinque delle opere che compongono la rassegna, interpreta la natura con uno sguardo languido e avvolgente: la sua opera Piccola Maremma abbraccia i campi toscani in un’intensa veduta orizzontale, resa con tocchi fluidi e corposi. Eugenio Cecconi, invece, racconta di una campagna più arida, quasi dolorante; l’opera di Giuseppe Abbati è immersa in una serena atmosfera di pace, mentre la spigolosità di Memo Vagaggini, sospesa tra terra e acqua, restituisce un senso di raffinata durezza.