Descrizione
Carlo Fattori nacque a Bibbona nel 1874. Alla sua morte, avvenuta nel 1946, espresse la volontà di donare l’abitazione di famiglia al Comune di Bibbona, affinché ne facesse una residenza per anziani.
Ancora oggi nel centro storico è funzionante la ‘Casa di riposo Carlo Fattori’.
L’interesse per il benefattore è nato dal ritrovamento in archivio storico di quaderni e libri liceali e di testi di medicina appartenuti al medico. Un ulteriore arricchimento della collezione si è verificato con l’inventariazione degli otre 350 libri di famiglia appartenuti, oltre che a Carlo, al padre, anch’egli medico, e al nonno, farmacista pisano. Il patrimonio librario, custodito nella biblioteca comunale, è composto da volumi preziosi, alcuni di essi risalenti al XVIII secolo, fra i quali prevalgono testi di medicina e libri scolastici. Altrettanto importanti i 25 quaderni che arricchiscono la collezione.
La vita lavorativa di Carlo Fattori si è svolta a Viareggio, città nella quale ha esercitato la professione di medico condotto. Qui sono ancora conservati importanti documenti che ne documentano il lavoro a servizio della comunità; la consultazione del carteggio è risultata fondamentale per ricostruire una parte della sua vita.
Il legame fra Fattori e Bibbona è stato sempre molto forte, e anche dopo la sua morte la moglie Nella Caffarelli ha continuato a frequentare il borgo. La figura del medico è ancora vivo nei ricordi di quanti lo conobbero per la sua generosità e disponibilità verso gli altri.
Consapevole dell’importanza che riveste in una comunità la condivisione del passato, l’amministrazione comunale ha accolto la proposta di una ricerca su Carlo Fattori per rendere omaggio a un concittadino che si è distinto per il suo altruismo.
L’autrice del volume è Barbara Rossi, originaria di Ponte a Egola e residente a Castiglioncello dal 1983. Laureata in Storia all’Università di Pisa, Rossi lavora dal 2002 per la cooperativa Microstoria di Rosignano Solvay che gestisce l’archivio storico comunale di Bibbona dal 2001, della quale è socia.
Nel 2014 insieme a Elena Amadori, Marco Andrenacci, Antonio Bonanni, Stefania Brunetti e Franco Maxenti, ha partecipato alla pubblicazione del volume ‘Bibbona, storia di una comunità’.
L’archivio, frequentato da studiosi e laureandi, conserva un patrimonio documentario risalente al XV sec. (l'unità più antica è del 1427) e negli ultimi anni è oggetto di interesse da parte delle scuole del territorio che sfruttano la possibilità di visionare un vero carteggio e concretizzare ciò che fino a quel momento hanno letto solo sui libri.
L’archivio storico è regolarmente aperto il lunedì, mercoledì e giovedì, dalle 9 alle 12. “Vorrei ringraziare il sindaco Massimo Fedeli e il consigliere con delega alla Cultura Cristina D'Amato – sottolinea l’autrice, Barbara Rossi - per aver capito l'importanza della ricerca. Un ulteriore ringraziamento va a tutti coloro che con i loro racconti hanno arricchito la ricerca”.