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Il tesoro di un nido: coordinamento, gestione, comunicazione e formazione

L’evento tecnico-scientifico con esperti a La Casa sul mare di Marina di Bibbona

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Un evento tecnico-scientifico finalizzato a mettere in evidenza l’importanza che riveste la scoperta di un nido di tartaruga marina all’interno di un habitat sensibile come quello costiero e dunale. L’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale all’interno del nuovo centro estivo “La Casa sul Mare” di Marina di Bibbona, dal titolo “Il Tesoro di un nido: coordinamento, gestione, comunicazione e formazione” si è tenuta lo scorso venerdì pomeriggio.

A fare gli onori di casa, il sindaco Massimo Fedeli e l’assessore all’Ambiente Enzo Mulè che hanno manifestato il loro apprezzamento al lavoro delle volontarie che il 19 luglio scorso sono state premiate con il ritrovamento, presso la spiaggia prospicente la Riserva Biogenetica dei Tomboli, delle inconfutabili tracce sulla sabbia di “mamma tartaruga”. Ed è proprio grazie a quest’ultima scoperta, che è scaturito l’impulso di promuovere l’iniziativa con importanti relatori a partire dall’Ammiraglio Ispettore a.r. della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera- Caligiore Aurelio che ha sottolineato l’importanza che riveste la sottoscrizione ed il conseguente mantenimento della Carta di Partenariato Pelagos sollevando importanti riflessioni sul fatto che ci sono grandi progetti, finanziati con il PNRR, di impianti eolici off-shore da realizzare a largo delle nostre coste nel Parco dell’Arcipelago Toscano e quindi proprio all’interno del Santuario Pelagos, area di massima tutela per le biodiversità marine, che avrebbero un grande impatto ambientale per le mastodontiche dimensioni degli aerogeneratori che metterebbero a rischio l’intero sistema delle biodiversità marina. Quindi, un chiaro messaggio alla Regione, a tutti gli Enti coinvolti compreso quelli locali e le associazioni ambientaliste, ad apporre le opportune attenzioni.

L’intervento di apertura dei lavori, coordinati dal moderatore Sergio Ventrella, architetto ed ex funzionario regionale dell’Osservatorio Toscano delle Biodiversità – OTB, è stato quello di Antonella Gelli, responsabile del servizio ambiente del Comune di Bibbona, che ha illustrato in maniera sintetica tutte le attività di carattere ambientale in senso lato che l’Amministrazione già da qualche anno ha intrapreso, ottenendo prestigiosi riconoscimenti ambientali quali la Registrazione EMAS, la certificazione ISO 14001, l’ecolabel Bandiera blu e infine le Spighe Verdi che richiedono una costante sensibilizzazione attraverso numerose attività di educazione ambientale regolarmente svolte dal Comune.

A seguire l’intervento di Valentina Menonna, funzionaria della Regione Toscana settore Tutela della Natura e del Mare, che ha illustrato sia il percorso avviato già dal 2006 di valorizzazione della biodiversità marina, sia gli obiettivi futuri al fine di mantenere questo importante ruolo di coordinamento tra il Ministero e l’Europa.

L’esposizione della professoressa Letizia Marsili, docente ordinario di ecologia dell’Università di Siena, ha praticamente ipnotizzato i presenti. Nozioni interessantissime, elementi fondamentali di una materia così complicata come la biologia marina, narrati in maniera semplice ma esaustiva, arrivate direttamente al cuore e all’anima delle persone.

Antonio Melley, dirigente del Settore Mare di Arpat, ha evidenziato come l’Agenzia sia impegnata già da molti anni, a vario livello, nella tutela della biodiversità marina, tramite monitoraggi periodici delle acque marino-costiere. Inoltre grazie ad un consistente repertorio georeferenziato di tutte le componenti dell’ambiente marino è in grado di fornire agli addetti ai lavori, dati ed informazioni, quasi in tempo reale, preziosi per lo studio complessivo ed efficace in chiave ecosistemico della biodiversità. Inoltre, fondamentale il supporto di Arpat sul fenomeno degli spiaggiamenti di mammiferi, di tartarughe marine nonché della gestione delle emergenze ambientali legate all’attività umana in mare.

Per l’associazione no –profit Tartamare è intervenuta la responsabile scientifica Luana Papetti illustrando ai presenti le varie attività dell’associazione nata nel 2016. Tra queste la ricerca ed il monitoraggio, che prevedono in particolare ispezioni mattutine sugli arenili come quella avvenuta il 19 luglio sulla spiaggia di Bibbona. Tra i numerosi obiettivi di Tartamare, l’importanza legata all’informazione e alla sensibilizzazione dei cittadini alle problematiche ambientali – faunistiche. In particolare le tartarughe marine sono un importante indicatore di salute del mare ed evidenziano già da anni gli effetti dell’inquinamento umano sui loro habitat. Per questo l’associazione si occupa di sviluppare progetti di educazione didattica, eventi e manifestazioni. Iniziative che chiaramente impegnano risorse umane ed economiche e che hanno bisogno di contributi.

Giovanni Raimondi, coordinatore scientifico dell’Acquario di Livorno facente parte della rete OTB di cui è punto informativo oltre che centro di recupero, ha appassionato i presenti narrando le esperienze vissute in relazione al recupero di piccole tartarughe marine, probabilmente nate dalle schiuse dello scorso anno del peso di pochi grammi e che grazie  alle loro cure hanno potuto recuperare peso, riprendere il mare aperto e proseguire la loro vita allo stato brado.

Al termine degli interventi Sergio Ventrella ha invitato una delle volontarie che hanno scoperto il nido presente all’evento, Rita Iacoviello a raccontare la sua bellissima esperienza. I lavori si sono chiusi con un breve dibattito tra i presenti.

Ultimo aggiornamento: 13/08/2024, 11:59

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