Descrizione
Una delegazione del Comune di Bibbona, guidata dal sindaco Massimo Fedeli, sarà dal 3 al 6 maggio al summit del G20 delle spiagge ad Arzachena, in Sardegna. Il G20 delle spiagge è la rete delle località balneari che vantano il maggior numero di presenze turistiche in Italia e, oltre a Bibbona, ne fanno parte località turistiche che rappresentano le più importanti destinazioni balneari della penisola, come Taormina, Viareggio, Jesolo, Ischia, Cervia, Lignano Sabbiadoro: 27 comuni in grado di attrarre da soli un totale di 70 milioni di presenze.
Bibbona ha raggiunto nell’ultima stagione 1,302,259 presenze certificate (905mila dei quali italiani), registrando dal 2014 ad oggi un incremento di 300mila persone che scelgono questo territorio per il soggiorno estivo. “Negli ultimi 10 anni - sottolinea il sindaco Massimo Fedeli - è stato fatto un importante lavoro di riqualificazione di tutti i campeggi che sono stati adeguati alle normative vigenti e sono stati oggetto di importanti investimenti che ne hanno innalzato notevolmente la qualità. Il risultato sono quasi 800mila turisti che ogni anno li scelgono per la loro vacanza en plein air. Ricordo inoltre che, per scelta dell’Amministrazione Comunale, il periodo di applicazione della tassa di soggiorno va solamente da maggio a settembre, nonostante si registrino numeri importanti di presenze anche fuori da questo periodo”.
“Nel corso degli anni abbiamo fatto rilevanti investimenti a Marina di Bibbona - ricorda il primo cittadino -. Penso al rifacimento di tutti i sottoservizi idraulici, per risolvere le criticità legate agli allagamenti, alla realizzazione di nuovi parcheggi e agli interventi sul manto stradale”.
Il summit di Arzachena sarà l’occasione per affrontare temi che riguardano lo sviluppo sostenibile in chiave turistica ma anche quello della fiscalità delle località balneari. “Località come Bibbona vedono nei mesi estivi un’incredibile crescita esponenziale del numero degli abitanti, con le conseguenti difficoltà nel far fronte a tutte le problematiche connesse, quali la sicurezza, la viabilità, il ritiro dei rifiuti. La richiesta del riconoscimento dello status di città balneare mira proprio a dare una risposta a questo ‘effetto fisarmonica’ degli abitanti: il nostro Comune è dimensionato, per quanto riguarda i servizi, sulla base del numero dei residenti e non sul numero delle presenze turistiche. Questo comporta anche difficoltà nell’accedere a bandi pubblici e finanziamenti in quanto, quelli maggiormente appetibili, sono tarati esclusivamente sul numero dei residenti. La nostra proposta di legge invece prevede misure ad hoc che consenta alle località balneari di agire per rispondere agli effettivi bisogni della popolazione, anche estiva. Ottenere l’approvazione della proposta di legge significherebbe un importante risultato e consentirebbe un decisivo balzo in avanti nella nostra capacità di offrire servizi”. Lo status infatti si articolerà in una serie di regole amministrative che rispondano a criteri precisi in termini di presenze e percentuale di posti letto per abitante e che generano un tasso di pressione turistica rilevante.