Descrizione
Il progetto educativa di strada muove i suoi primi passi: il Comuni di Cecina e Bibbona hanno organizzato un incontro al Palazzetto dei Congressi per illustrare il progetto coinvolgendo anche i gestori di locali frequentati dai giovani e le forze dell’ordine.
I progetti “Chiedimi come sto, segni di partecipazione” del Comune di Cecina e “Stradelli di welfare culturale” di Bibbona nascono grazie all’iniziativa promossa dalla Regione Toscana che ha approvato l'avviso pubblico per la concessione di contributi agli enti locali per la realizzazione di progetti per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e garantire maggiori condizioni di sicurezza, con interventi orientati alla promozione dell'inclusione sociale e partecipazione attiva quali leve che possano contribuire alla rigenerazione urbana integrata, alla prevenzione e presa in carico di fenomeni di marginalità e nel contempo alla costruzione di una comunità educante attenta che abbraccia i suoi giovani sostenendoli. In particolare, infatti, quello portato avanti è un progetto che si rivolge ai più giovani, che mira a intervenire ‘in strada’, nei luoghi da loro frequentati.
"La centralità del progetto sono gli adolescenti e il loro coinvolgimento attraverso l’ascolto e la partecipazione attiva - dice l’assessore al Sociale del Comune di Bibbona Manuela Pacchini - promuovendo una maggiore cura delle relazioni affettive e del rapporto con gli adulti. Crediamo nel valore educativo del dialogo e di azioni che possano rendere i giovani parte attiva della nostra comunità. In questa fase iniziale partiremo con la presenza di educatori di strada nei luoghi di incontro e divertimento di Marina di Bibbona in accordo con i gestori delle attività di maggiore afflusso, saranno invitati ragazzi e ragazze del nostro territorio a far parte della cabina di regia delle iniziative da portare avanti e sarà dedicato uno sguardo particolare anche alla realtà delle piazze del centro storico e al coinvolgimento di bambini e bambine di una fascia d’età più piccola”.
Le azioni previste sono tre: si parte con il lancio di una call a cui si possono facilmente candidare ragazzi e ragazze per andare a costituire lo YAB ovvero una Cabina di regia Young affinché si possano unire come collaboratori nelle azioni di mappatura e educativa di strada come anche nell’azione finale di progettazione che coinvolgerà alcuni luoghi degli spazi pubblici riconosciuti come punti di ritrovo dagli adolescenti presenti nel Comune. Saranno anche realizzati eventi dedicati proprio alle nuove generazioni come impegno dell’amministrazione verso la comunità a proseguire un dialogo con loro. Gli interventi degli educatori e delle educatrici di strada sono volti a mediare le situazioni di conflitto, marginalità in sinergia con gli altri attori sociali e istituzionali del territorio. Nel corso dell’incontro si è tenuto anche un momento di formazione, con alcuni esempi di esperienze di educativa di strada già in corso in altri territori e alcune strategie di intervento.
"Quello che vogliamo sottolineare - spiega Emma Gaglio, consigliera comunale delegata alle Politiche Giovanili di Cecina - è l'importanza della sinergia e della collaborazione con tutti i partner, come una vera comunità educante, a partire dalle amministrazioni comunali coinvolte di Cecina, Bibbona, San Vincenzo e Piombino, le forze dell'ordine, la Polizia Municipale di Cecina, la polizia locale di Bibbona, i volontari delle associazioni delle forze dell'ordine in congedo. In particolare ringraziamo i locali, i gestori e gli esercenti che accolgono la movida della zona e che si sono resi disponibili a collaborare con il progetto".
A seguito della mappatura realizzata dalla Cooperativa Arcobaleno, partner del progetto, sono stati individuati i luoghi di incontro e le piazze che necessitano di una presenza: l'educativa di strada risponderà a questa necessità andando ad incontrare i ragazzi per intercettare i bisogni, le problematiche e i sogni.